DL Rilancio – Mentre il medico studia, l’ammalato muore di fame (e povertà)

Ancora una volta alla politica degli annunci roboanti segue il nulla di fatto in concreto e in un Paese che soffre al Sud tocca la beffa di dover pagare anche per la Lombardia, regina ufficiale del Covid 19

(Alla richiesta di aiuto da cittadini ed imprese dall’Italietta solo promesse vane)

L’attesa approvazione del DL Rilancio in realtà cosa prevede?
In primis, le detrazioni fiscali per efficienza energetica e rinnovabili maggiorate al 110% e cedibili alle banche.
Si porta al 110% la detrazione fiscale per determinati interventi in ambito di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, con riferimento alle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, prevedendo al tempo stesso la fruizione della detrazione in 5 rate.
Per un periodo di tre mesi a partire da maggio 2020 si azzerano le attuali quote fisse indipendenti dalla potenza relative alle tariffe di rete e agli oneri generali per tutti i clienti non domestici alimentati in bassa tensione.

(Un monopattino elettrico)

Il Fondo per l’acquisto di autoveicoli a basse emissioni di Co2 g/km, di cui all’articolo 1, comma 1041, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, cioè gli incentivi alle auto meno inquinanti introdotti con la finanziaria 2019, è incrementato di 100 milioni di euro per l’anno 2020.
Bonus mobilità sostenibile ai comuni inferiori a 50.000 abitanti, fino al 31 dicembre 2020, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard, monopattini e monowheel ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture.

Ma nel frattempo non hanno detto che: L’Art. 231 del Decreto-legge RILANCIO consente l’uso dei fondi di coesione e Sviluppo per sostenere l’emergenza Covid 19. Il Governatore Fontana circa una settimana fa ha chiesto fondi supplementari; e guarda caso ci vediamo scippare altri soldi noi del Sud. Non solo nel Decreto sono rientrati 3,7 miliardi per la ricapitalizzazione di Alitalia. Nel frattempo la FCA fa pressing per un prestito che oltrepassa – seppur di poco – i 6 miliardi, quando la sede fiscale è a Londra.

Questo decreto non rilancia niente, perché ci sono persone che stanno chiudendo esercizi commerciali, imprenditori che si suicidano per sovraindebitamento, più di 3 milioni di lavoratori aspettano che arrivi ancora la Cassa in Deroga, di conseguenza non arrivano a fine mese.
Lo Stato deve dare accesso al credito subito, alle persone ora importa avere soldi in tasca per sopravvivere, non serve dare crediti d’imposta, detrazioni fiscali o riduzione del cuneo fiscale, ma serve “liquidità”.
E’ ora di dire basta all’Italia ed ai suoi parassiti che mangiano sulle nostre spalle da ben 160 anni: mettiamo fine a questo capitolo di storia, SVEGLIATEVI.

Luigi Rainone

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