“Pittat'”. Muri e murales parlano di una Napoli e di un Napoli da Briganti

RIKokRaccontare un libro non è mai facile. Se è della tua casa editrice ancora di meno perché il rischio dell’autoreferenzialità è dietro l’angolo. Se poi il testo è una creatura di tuo figlio, beh, veramente non sai da dove cominciare: fortunatamente, conosco abbastanza bene l’autore, il che mi ha aiutato nella lettura, facendomene più agilmente comprende il suo punto di vista.
“Pittat’”, libro di esordio di Riccardo Giammarino, è però così originale che poteva scriverlo solo lui (anche perché nessuno del nostro team ha potuto metterci gli occhi o le mani). Raccontare Napoli, il Napoli e i suoi calciatori attraverso le testimonianze dipinte sui muri della città per come e per cosa rappresentano nell’immaginario del suo popolo è qualcosa che ha origini lontane. Quei muri che altrove vengono innalzati per non vedere e non sentire, nella città della Sirena Partenope alzano la voce per continuare ad alimentare la forza e la passione della memoria.

riccardo muralesPer fotografare la squadra degli azzurri come l’ultima banda di “Briganti” del 1861 che scende in campo la domenica contro quell’antico sopruso piemontese (che si rinnova ancora oggi perfino in uno sport), miscelando tifo, ansia di riscatto storico per la sua terra e passione per il calcio pulito (vissuto, cioè, essenzialmente come gesto tecnico emozionale) devi “essere” Riccardo Giammarino. Che significa giocherellare attorno agli otto anni sulle ginocchia di Pasquale Squitieri che ti chiama affettuosamente ‘o brigantiello, essere passato per la giovanissima ed irriverente banda militante di Insorgenza Civile e, infine, dirigere la testata “èAzzurro” sotto la scuola professional-militare del sergente di ferro Vittorio Raio. Una trafila di esperienze che segnano ben oltre qualunque stage universitario.
Immagini, certo. Ma soprattutto una penna agile e profonda, capace di collegare scatti fotografici e scatti di una memoria acquisita nelle sue esperienze, mettendo in connessione la storia ed il calcio, per sovrapporre, infine, Maradona ed Hamsik alla figura ribelle di Carmine Crocco.

Gino Giammarino

Su “Pittat” si discute giovedi 16 novembre alle 19:00 con un aperitivo presso il KisskissBangBang in via Cappella Vecchia, 9/10 – Napoli.

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